La storia della bandiera corsa

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La bandiera della Corsica

La storia della bandiera corsa, fonte di molte leggende, non ha ancora svelato il suo mistero, aggiungendo fascino all'isola della Bellezza! La bandiera corsa, con la sua testa moresca o "Testa Mora", fa parte dell'identità dell'isola, di cui i suoi abitanti sono molto orgogliosi.

In questo articolo, condivideremo con voi le storie più note sulle origini della bandiera corsa. Sta a voi trarre le vostre conclusioni e soprattutto... Buona lettura!


Qual è l'origine della leggenda e del simbolo della testa di moro?

Ha origine nella storia della Corsica, quando i guerrieri corsi dovettero difendersi dalle fulminee incursioni dei saraceni nel 704. Ogni nemico ucciso veniva decapitato e la sua testa impalata su degli spuntoni.

Secondo la leggenda, questa è la storia di Diana, una giovane ragazza rapita da un crudele capo saraceno e venduta come schiava al re. Il suo fidanzato giurò di liberarla e partì per la città di Aléria. Ne seguì una terribile battaglia corpo a corpo tra gli abitanti di Aléria e i Mori. Per scoraggiare gli invasori e celebrare la loro vittoria, gli abitanti misero la testa del capo moresco su un palo e la fecero sfilare di villaggio in villaggio.

Un'altra presunta origine, ma questa volta la storia si svolge nel XVI secolo, quando la Corsica apparteneva al re Filippo II di Spagna. Poiché ogni possedimento doveva avere un emblema ufficiale, fu il geografo italiano Mainaldi Galerati a proporre di utilizzare lo stemma della Sardegna, anziché quattro teste ma una testa di moro.

Per tornare ai fatti, la bandiera corsa con la testa di moro fu ufficializzata solo dopo l'indipendenza, nel XVIII secolo. È considerata una delle bandiere più antiche d'Europa!

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Chi è l'uomo sulla bandiera della Corsica?

Il Moro è un sahariano che vive principalmente in Mauritania. L'immagine della sua testa decapitata aveva lo scopo di intimidire gli avversari.

Pochi lo sanno, ma in origine la testa del Moro portava la benda sugli occhi e non sulla fronte, come avviene oggi. Mentre alcuni ritengono che questo cambiamento sia stato fatto dal generale delle armate corse, Ghjuvan Petru Gaffori, per il quale"la Corsica potrà finalmente aprire gli occhi", altri sostengono che sia stato Pascal Paoli ad apportare il cambiamento. Gli storici interpretano questo gesto come un simbolo dell'abolizione della dominazione genovese.

Uno dei grandi uomini della Corsica, Pascal Paoli "ridisegnò" la bandiera corsa eliminando gli orecchini e il collare e introducendo la bandiera bianca, che sarebbe diventata l'emblema ufficiale della nazione corsa.

In tempi più lontani, è nel Medioevo che la "testa di moro" fa la sua comparsa, durante il periodo aragonese, nel 1281, su un sigillo del re Pietro III d'Aragona. In seguito alla dominazione del regno aragonese sulla Corsica, questo simbolo fu adottato. La famosa scala del re d'Aragona a Bonifacio ricorda questo periodo!

Un mistero ancora irrisolto, che contribuisce all'immagine ribelle dell'Isola della Bellezza! Seguite le orme dei Grandi Uomini di Corsica attraverso le più grandi città della Corsica, e non dimenticate di visitare la città di Bonifacio durante il viaggio.

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Perché la Corsica e la Sardegna hanno la stessa bandiera?

La Corsica e la Sardegna condividono una bandiera simile a causa del loro passato sotto il controllo della Repubblica di Genova. Questa bandiera, la "Croce di San Giorgio", composta da una croce rossa su sfondo bianco, ha influenzato gli emblemi di entrambe le isole. La bandiera della Corsica aggiunge una testa di moro, mentre quella della Sardegna è quasi identica a quella di Genova. Quindi, sebbene le due isole abbiano storie distinte, la loro bandiera comune riflette il loro passato sotto il dominio genovese.

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